Ascoli Piceno, 17 marzo 2008 - Sono circa 200 mila gli agnelli 'non certificati' provenienti dai Paesi dell'est Europa che stanno per entrare nelle Marche in occasione delle festività pasquali. Lo ha rivelato il presidente dell'Associazione allevatori del piceno, Antonio Ricciotti, che ha spiegato che si tratta di un numero 'ben al di sopra del fabbisogno reale'. Gli agnelli senza garanzia di tracciabilità sono importati soprattutto da Romania, Bulgaria, Ungheria e Polonia al costo di circa un euro a chilogrammo; il prodotto, poi, costa 2,50 euro al grossista e tra gli 8 ed i 13 euro al consumatore finale, lo stesso prezzo - spiega Ricciotti - al quale è possibile acquistare carne ovina proveniente da animali nati ed allevati sui pascoli delle nostre montagne'.
Il presidente dell'associazione provinciale allevatori ha ricordato che 'il prodotto locale viene controllato da tecnici e certificato, mentre 'la rintracciabilità è assicurata da sigilli alimentari numerati ed attestati a tutela del consumatore, che accompagnano la carne fino al punto vendità".
Come si prevedeva, la delinquenza comune si è infilata anche nei nostri piatti. Stavolta sono agnelli la prossima volta saranno magari uova di pasqua del mozambico magari con la sorpresa dentro. Il grande controllo del mercato extra europeo sta funzionando oppure anche qui dobbiamo fare da soli?
Il presidente dell'associazione provinciale allevatori ha ricordato che 'il prodotto locale viene controllato da tecnici e certificato, mentre 'la rintracciabilità è assicurata da sigilli alimentari numerati ed attestati a tutela del consumatore, che accompagnano la carne fino al punto vendità".
Come si prevedeva, la delinquenza comune si è infilata anche nei nostri piatti. Stavolta sono agnelli la prossima volta saranno magari uova di pasqua del mozambico magari con la sorpresa dentro. Il grande controllo del mercato extra europeo sta funzionando oppure anche qui dobbiamo fare da soli?
Walter Quarantini
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